Curiosità: Nell’insieme il fiore che è sempre rivolto verso il basso può assomigliare ad una piccola dama con gonna e per questo viene chiamato “Ballerina”.
Il genere Fuchsia appartiene alla famiglia delle Onagraceae, ed è originario dell’America centrale e meridionale e Nuova Zelanda. Il nome Fuchsia fu dato dal botanico Charles Plumier in onore del naturalista e studioso tedesco Leonard Fuchs, fondatore della botanica tedesca.
Può avere portamento eretto o ricadente, con fiori molto particolari, perché hanno un calice costituito da quattro sepali alla cui base si trova l’ovario infero, e hanno la corolla formata da quattro petali sovrapposti spesso di colore differente rispetto al calice, che formano una sorta di campana. Gli stami da 4 a 8, sono molto vistosi e in genere escono dal calice e sono colorati. Nell’insieme il fiore che è sempre rivolto verso il basso può assomigliare ad una piccola dama con gonna e per questo viene chiamato “Ballerina”.
La fioritura va da Marzo a Novembre, ed è molto generosa, anche se nei mesi più caldi la pianta soffre un po’ e fiorisce meno, per poi riprendere generosamente appena le temperature diventano più sopportabili. Inoltre la pianta produce delle bacche di colore porpora in varie tonalità, molto decorative.
Noi abbiamo scelto di coltivare le Fuchsia ricadenti a fiore grande e doppio. Si prestano molto ad essere inserite in balconette, basket da appendere (per poter godere della loro visione dal basso), o vasi grandi e alti.
Luce: amano una buona luminosità, ma temono la luce diretta del sole, pertanto vanno posizionate alla mezz’ombra, o addirittura in ombra, sotto grandi alberi, terrazzi, o giardini poco esposti. Le esposizioni migliori sono a Nord nei climi caldi, Nord-est o Nord-Ovest nei climi freschi.
Temperatura: è una pianta tropicale, e quindi teme il gelo. Durante la stagione invernale perde le foglie e va potata, e riparata in una serra fredda o vano scala non riscaldato ma luminoso. Ha bisogno di un riposo vegetativo invernale per rifiorire copiosamente nella stagione successiva, quando le temperature notturne superano ai 12° C, può essere riportata all’esterno. Quando le temperature estive superano i 30-35°C la pianta riduce un po’ la fioritura, infatti predilige i climi freschi.
Acqua: richiede innaffiature frequenti, è bene non lasciare mai asciugare il terreno che deve essere fertile, ma al contempo drenante, per evitare ristagni. Quando possibile preferire vasi di terracotta alla plastica, infatti la terracotta aiuta a mantenere un giusto grado di umidità ed un corretto drenaggio. Sospendere l’irrigazione o ridurla al minimo durante l’inverno.
Concimazione: usare ogni 15 gg., un concime liquido per piante fiorite da esterno (riducendo un po’ le dosi consigliate sulla confezione) diluito nell’acqua dell’irrigazione, durante tutta la fase vegetativa e la fioritura. Sospendere la concimazione durante l’inverno.
Malattie: se le piante sono curate secondo le istruzioni non sono soggette a malattie, ma se c’è carenza di acqua (perdono fiori e foglie) o di concime (producono pochi fiori), può capitare una infestazione di acari o ragnetto rosso, facilmente debellabili con nebulizzazioni della chioma con acqua, o con pulizia delle foglie con un batuffolo di cotone insaponato, e in tal caso ricordatevi di risciacquare bene la pianta dopo averla pulita con questo metodo, se non dovesse bastare usate un acaricida specifico. Può capitare di avere anche un’infestazione da pidocchi, e in alternativa ad uno specifico insetticida di tipo sistemico, con infestazioni non gravi può essere sufficiente un macerato di aglio (una testa d’aglio lasciata macerare in un litro di acqua che verrà poi usata per nebulizzare la pianta nelle ore serali).