Le Bromeliaceae furono conosciute in Europa, dopo il secondo viaggio di Colombo nel Nuovo Mondo nel 1493. In quel viaggio egli scoprì l’Ananas nelle coltivazioni caraibiche delle Indie Occidentali. Oggi le Bromelie sono coltivate principalmente come piante ornamentali. L’Ananas è l’unica Bromelia coltivata per il frutto.
Nel loro habitat naturale, le Bromeliaceae epifite si attaccano ai tronchi degli alberi grazie alla particolare struttura delle loro radici, e ricavano l’idratazione ed il nutrimento dall’aria e dalla pioggia, senza arrecare alcun danno alla pianta cui si appoggiano, perché non ne traggono nessun tipo di nutrimento o vantaggio. Alcune si attaccano alle rocce, mentre altre sono terrestri e crescono nel suolo come la maggior parte delle piante. La specie terrestri, di regola vivono in terreni aridi, ma esistono anche esemplari che crescono nei terreni ricchi di sostanza organica delle foreste, nelle paludi, nei terreni salini, sulle rocce, dal livello del mare fino a molte centinaia di metri di altezza. All’interno dello stesso genere qualche volta si trovano contemporaneamente piante che abitano sugli alberi, piante che abitano sulle rocce e piante che abitano nel terreno. Infatti le Bromelie epifite e terrestri spesso crescono rigogliosamente e ugualmente bene se forzate a cambiare posto e stile di vita. È questa abilità in particolare, che permette a molte specie epifite di Bromeliaceae, di essere coltivare in vaso come tutte le altre piante. Siccome le Bromeliaceae hanno raramente radici estese, vasi relativamente piccoli sono adeguati per la maggior parte di esse.
Molte specie sono coltivate principalmente per le foglie colorate e le forme esotiche. Le differenze nel fogliame sono numerosissime, come quelle nell’infiorescenza, le foglie possono essere verdi, grigie, crema, marroni, rosse, purpuree, a volte variegate , altre volte striate, reticolate o maculate, nastriformi, ensiformi o lanceolate, dentate e spinose, o con i margini completamente lisci. Possono essere di tipo grasso e corte meno di un centimetro o larghe e lunghe anche alcuni metri. Le foglie superiori di molte specie, cambiano colore quando la pianta sta per fiorire.
L’infiorescenza può sorgere dalla “coppa” o nascere in mezzo alla “coppa”. La “coppa” o “vaso” è la tanica o riserva di acqua che si forma nel centro di molte Bromeliaceae, grazie al sovrapporsi a forma di rosetta, delle foglie.
I fiori sono spesso piccoli ma coloratissimi, mentre la parte visibile dell’infiorescenza è frequentemente fatta di brattee brillantemente colorate che aprendosi a soffietto fanno fuoriuscire il fiore, che di norma è di colore diverso rispetto al colore della brattea.
Luce: In casa, posizionarle vicino ad una finestra con un’esposizione a sud, est od ovest, assicura loro la sufficiente illuminazione, ma molte specie non devono essere esposte direttamente ai raggi del sole, perciò in estate ricordarsi di schermare la finestra con una comune tenda.
Temperatura: La maggioranza delle Bromelie in commercio, sono di tipo tropicale o subtropicale e crescono robuste alle alte temperature estive di queste zone. In un ambiente casalingo, le Bromelie stanno meglio ad una temperatura di 20-25° C di giorno, e tra i 15° C e i 18° C di notte.
Umidità: Di norma le Bromelie crescono bene all’interno ad una umidità relativa intorno al 40-60%. Sfortunatamente nelle nostre case, l’umidità è ben al di sotto del 40%, specialmente durante l’inverno, quando c’è il riscaldamento acceso. Il livello d’umidità in casa può essere aumentato utilizzando un contenitore di acqua riposto sui caloriferi. A causa della loro natura di epifite, le Bromelie hanno bisogno di una buona circolazione dell’aria. L’aria fresca permette loro di rifornirsi di idratazione e biossido di carbonio.
Acqua: Le Bromeliaceae dovrebbero essere bagnate solo quando la superficie del terreno è asciutto. Il vaso deve essere forato sul fondo, per permettere il drenaggio. In casa e d’inverno con il riscaldamento acceso, controllare più spesso il terreno e se asciutto bagnare. Anche se in natura, la “Tanica” che si forma al centro delle foglie è sempre piena di acqua e le piante traggono tutta l’idratazione necessaria da questa riserva, nelle nostre abitazioni, sconsigliamo di versare acqua nella rosetta centrale, per evitare che ristagni ed eventuali marciumi, causino una prematura e più veloce sfioritura dell’infiorescenza.