Nepenthes è l’unico Genere della famiglia delle Nepenthaceae. Le Nepenthaceae sono diffuse nella zona tropicale situata intorno all’Oceano Indiano.
Sono normalmente piante rampicanti o striscianti, con poche ramificazioni, spesso sono epifite. Durante la fase di crescita la pianta giovane ha una conformazione a rosetta, con internodi corti. Raggiunta la maturità sessuale, la pianta ha degli internodi più lunghi.
Le Nepenthes hanno fiori unisessuali portati su piante diverse. I fiori generalmente sono di colore verdognolo riuniti su una spiga simile ad una pannocchia, offrono nettare profumato, che attira, come ad un banchetto, gli insetti impollinatori.
Le foglie hanno forma lanceolata la loro punta continua con uno stelo sottile ma robusto, che si curva come un uncino e si espande in una trappola che ha la forma di una brocca, alla cui estremità superiore, come a socchiudere l’apertura della brocca, vi è un “coperchio” o meglio opercolo, nell’insieme la trappola si chiama ascidio.
Il metodo che la pianta usa per catturare gli insetti è di tipo passivo, ciò significa che L’opercolo che si trova sopra ogni ascidio non serve per chiudere la bocchetta intrappolando l’insetto, bensì ha la funzione di regolarizzare l’ingresso di acqua piovana, che se eccessiva diluirebbe troppo il fluido digestivo. Ogni foglia nuova produce un proprio ascidio, che può essere lungo da 2-3 cm. fino ad un massimo di 30 cm, in dipendenza della specie. L’ascidio ha una vita di circa 8-10 mesi, al termine della quale inizia ad ingiallire e poi si secca gradualmente. A differenza di altre piante carnivore, la trappola dei Nepenthes è riutilizzabile e può intrappolare più vittime in una sola volta.
La forma e spesso anche il profumo della trappola, devono indurre l’insetto a pensare che la trappola sia un luogo sicuro e piacevole da visitare: lungo le foglie e lo stelo, sono distribuite delle ghiandole nettarine, le quali producono un fluido dolciastro che attira gli insetti. Queste ghiandole sono particolarmente dense intorno al bordo superiore dell’ascidio, l’insetto che andrà a suggere quel nettare si troverà su di un precipizio molto scivoloso, e facilmente scivolerà all’interno della trappola, sul cui fondo tutta la parete è ricoperta da ghiandole enzimatiche che secernono il liquido digestivo, che scioglie la vittima (come fanno i succhi gastrici all’interno dello stomaco), e successivamente riassorbono il prodotto della digestione.
Propagazione: la propagazione in natura si fa tramite il seme. A livello professionale si può fare da talea, o per meristema. In ogni caso non è una pratica semplice e richiede personale esperto.
Cura della pianta adulta.
Temperatura: essendo originarie di una zona temperata, richiedono temperature il più possibile costanti e e comprese tra i 20-25° C. Pertanto nei mesi estivi possono essere lasciate all’aperto purché all’ombra, mentre nelle stagioni fredde vanno riportate nelle nostre calde abitazioni. Evitare temperature troppo basse che indeboliscono la pianta rendendola facilmente attaccabile da afidi e funghi.
Luce: richiedono una buona luminosità diffusa, ma non amano la luce diretta del Sole, perciò possono essere posizionate nella zona più luminosa della casa.
Umidità e acqua: prediligono un tasso di umidità molto elevato, siccome nelle nostre case il clima è sovente eccessivamente secco, si può nebulizzare con acqua piovana o distillata, o comunque bagnare almeno una volta alla settimana con una bella doccia a temperatura ambiente. L’irrigazione tramite doccia consente di idratare correttamente anche gli ascidi che altrimenti seccherebbero prematuramente.
Concimazione: come tutte le piante insettivore, non necessitano di fertilizzante, poiché provvedono da sole al loro fabbisogno nutrizionale. Inoltre se concimate tendono a non produrre Ascidi, o comunque a farne di dimensioni molto piccole, mentre le foglie diventerebbero molto grandi e tendenzialmente potrebbero ingiallire un po’. Tuttavia con esemplari molto giovani, o appena travasati, per aiutare la vegetazione della pianta, si può somministrare del fertilizzante fogliare in dosaggi molto bassi e comunque di tipo equilibrato.
Terriccio: Utilizzare del terriccio ben drenante come la torba o comunque miscele fatte di torba e corteccia. Utilizzare dei vasi forati sul fondo, e non mettere mai acqua nel sottovaso, che impedirebbe l’aerazione delle radici e inoltre favorirebbe eventuali malattie fungine. Evitare rinvasi frequenti, l’apparato radicale delle Nepenthes è molto delicato e si può rompere facilmente, inoltre la pianta non richiede vasi eccessivamente grandi. Mano a mano che la pianta cresce si può tenere potata, oppure si può inserire nel vaso un tutore a cui la pianta si arrampicherà.
Malattie: sono facilmente attaccabili da parassiti quali cocciniglia, afidi o tripidi, inoltre vanno soggette a malattie fungine. Per prevenire questi malanni, è importante mantenere la temperatura superiore a 20° e una buona idratazione. La pianta se ben curata è molto longeva.